giovedì 31 dicembre 2009

Niente auguri, tanti auguri.

Peppermind: … dai, non facciamo come al solito…
Lo so che c’è qualcuno di là!

Di là: (una risacca di vento leggero, ciclica, che tace e riprende, tace e riprende)

PM: Come vi pare, allora.
Buon anno!
Buon anno a chi abbasso gli stivali, e viva le scarpe da tennis.
A chi abbasso ho ragione io, e viva mi sa che ho torto.
Abbasso White Christmas a Coccaglio, e viva Whatever Colour nel mondo.
Abbasso non è che sono delinquenti c’è che sono negri, zingari, slavi, meridionali, omosessuali, donne, uomini, viva a me stan sul cazzo tutti uguale, per primo me stesso, guarda.
Abbasso penso a me stesso il resto è buonismo, viva penso in grande il resto è comoda pigrizia.
Abbasso buon anno, viva buon anno, tutti gli anni, tutti i cazzo di giorni che passiamo qui sotto, assieme.
Buon anno!

Di là
: (il vento aumenta, porta altri suoni, musica, sole, il mare, sì, il mare, e risate… poi tace, rimane sospeso, e riprende a soffiare)

Peppermind
: Abbasso il silenzio, viva il rumore.
Abbasso il rumore, viva il silenzio.
Viva il paradosso che vivo.
E buon anno mai, buon anno sempre!

Di là
: Caccaculo!

PM
: …

Di là
: …

PM
: … ma possibile che fra tutti gli…
Ma proprio tu?
Caccaculo?

Caccaculo
: Caccaculo, caccaculo.

PM
: Ma dai!
Va bene il paradosso, ma!
Dai!
Ma buon anno!

CC
: Caccacaculo!

PM
: BUON ANNO!

CC
: CACCACULO!

PM
: Caccaculo.

CC
: Buonanno!

PM
: Ca… ehi, ti ho sentito.
Hai detto buon anno.

CC
: Negotutto.

PM
: Ehi!
Hai dett-

CC
: Caccacculo.

PM
: NO, ti ho sentito, hai dett-

Milk Mind
: Peppermind.

PM
: …

Milk Mind
: Vai.

PM
: …

Milk Mind
: È ora.
Vai.

SE TELEFONANDO IO POTESSI AUGURARE BUON ANNO OGNI GIORNO E NESSUNO, IO LO FAREI…

mercoledì 23 dicembre 2009

Fuori modem.

E andare.
Lontano.
Lontano.
Andare.
Lontano.
Lontano.

Uè, tipo: prima rispondere al telefono, POI, andare.
Forse MA forse, che poi.
Rispondiamo, allora.

Peppermind: Buongiorno, Internettoes Spa, sono Peppermind, mi dica.

Cliente: 'giorno. (ahhh... voce antipatica e incazzosa da uomo della baracca...)
Mi deve dire cosa metterci dentro incapsulascion (intanto, per favore e chi cazzo sei, poi c'eri quasi, dai... si dice EncapsulEscion, e ora per colpa tua metto un link per annoiare i lettori), che la linea non va, ci avete detto che è sbagliata l'incapsulascion, ma non so mica cosa metterci qui dentro.

Peppermind: A chi è intestata la linea?

Cl: Besolacavra Dott. Ing.

Peppermind: Va bene, aspetti che leggo l'ultima nota dei nostri tecnici...
No, qui dice solo che la linea risulta funzionare in modo corretto, di provare a riavviare il router e se nel caso ci fossero ancora problemi, di verificare i valori dell'encapsulation.
Ha fatto quello che le è stato richiesto?

Cl: Ma dov'è questa incapsulascion?
Noi non abbiamo toccato niente, prima andava!
Il tecnico mi ha detto che dovete dargli assistenza per questo... sisco
(Cisco, trattasi di marca del router), l'apparecchio qui (il router, dì bene: router).

PM:
(Sì, sempre la solita storia, voi non avete toccato niente, e dobbiamo darvi assistenza, anche se c'è scritto a caratteri cubitali che se decidete di utilizzare un router vostro, non c'è assistenza sulla configurazione e il funzionamento del router)
Senta, ma avete riavviato il router, prima di tutto?

Cl: Il nostro tecnico mi ha detto che ci dovete dire l'inc- (non dirlo!) -apsulascion (ecco, l'hai detto... groan).

PM: Sì, ma... cio, era solo da verificare dopo aver riavviato il router... l'avete fatto?

Cl: Noi non abbiamo toccato niente, com'è possibile che prima andava?
Dovete fare qualcosa, non è possibile, siamo fermi da tre giorni
(
no... zitto, silenzio ZUT!), NOI CI LAVORIAMO CON INTERNET (rumore di vagito di neonato che risuona nelle cavità fattesi silenti del mio povero cranio).

PM: Sì, ma avete provato a riavviare il router?

Cl: Innanzitutto si chiama MODEM.

(WUOOOOOOSHHHH, silenzio, desolazione, floppy disk che rotolano nella polvere...)

PM: ...

Cl: Pronto?

(UOOOOOOSCIONEHHHHHHH, monitor di 14 pollici a due colori, verdeneri, cadono sulle rocce glabre...)

PM: ...

[UOOOOOOHHHHEEEEHHHHE d'improvviso mi risveglio.
Disteso in un letto enorme, due donne nude, le tette nude, mi dormono addosso, soddisfatte.
Fa un bel caldo fresco, da zona temperata, l'aria entra leggera da una finestra semichiusa, oltre la quale intravedo il mare blu scuro, e una spiaggia bianca.
Entra un'altra donna, vestita, purtroppo, ma molto bella, formosa, con i capelli raccolti, neri, e gli occhiali su due occhi verdi.

- È sveglio Dottor Peppermind?

- Mhhh?

- Lo sa che tra mezz'ora inizia la conferenza che deve tenere ai Sofocosollopollosiani sulla teoria dell'inesistenza divina e le sue applicazioni nel campo della matematica matriciale?

- ... polloche?

- Sofocosollopollosiani.

- .. 'zzo sono?

La donna sbuffa, e ripete come a memoria.

- Abitanti di Sofocosollopollo, pianeta in cui si trova ora, il quarto del sistema solare di Tau Ceti Pronto.
Pronto?
Dottor Peppermind?
Pronto?
Signor Peppermind?]

Cl: ... signor Peppermind?
Mi sente?

PM: ... mh?
Sì, mi scusi... un'interferenza... mi stava dicendo...?

Cl: Le dicevo che è un MODEM!
Non un rUter!

[UOOOLOOOOHOOOSHOOOOHAUHHHHHHHEEEEE d'improvviso mi sveglio.
La platea dei Sofocosollopollosiani pende dalle mie labbra, mentr-
]

Cl: Mi sente?

PM: Uh... (scuoto il capo, blblblblbl le mie labbra) ... sì, cosa?
Non è un... ma è un mo... modem?

(UN MODEM?
UN?
MODEM?
... e me lo ANCHE dici con l'arroganza di chi sa le verità della vita, maledetto mangiapane a tradimento, che l'ingegnere di cosa saresti tu?, comodini sifuli?
Ormai quasi tutte le ADSL usano i router, sicuramente lo usano quelle che vendiamo noi, router che sono diversi dai modem essenzialmente per un motivo, ma lasciamo stare?
Lasciamo perdere?
Ingoiamo anche questo atteggiamento da santone del "l'ho sentito dire da mio figlio di sei anni che ne sa più di me su internet, quindi lo spaccio come assoluta verità ma non solo, me la tiro pure"?
Tanto pagherai tutto.
Pagherai caro.
Laggiù, nel girone dei saccenti ricicloni informatici.
Saccilo!)

Sì... innanzitutto... modem... router.
Modem router!
(l'uovo di CULOmbo!)
Proprio quello!
L'ha riavviato?
(Testa di modernariato?)

Cl: Non lo so, non sono in sede, deve chiederlo al mio tecnico!

PM: Già devo proprio chiederlo al suo tecnico (mi punge urgenza, sìsì).
Mi fa ritelefonare dal suo tecnico?
Tecnico, tecnico?
(lo ripeto ben bene, a mo' di comando post-ipnotico)

Cl: Ma non è possibile che è tre giorni che siamo ferm-

Taci.
E poi taci.
Ma taci.
Che d'improvviso mi risveglio.
Corro sulla spiaggia dalla grana fine, quasi eterea, candida.
Verso il mare di Sofocoll... Sofocloss... quel che l'è.
E mi ci tuffo.

Buon Natale da Tau Ceti.
Bau, Ceti, ti.

SE TELEFONANDO IO SENTISSI CHE STAI TACENDO, E TACI E POI TACI CHE IL MIGLIOR TACIUTO È TACITAMENTE CHE TACI E POI TACI.

venerdì 18 dicembre 2009

Aisthesis.


Io non mi so vestire.
Sì, mi allaccio le scarpe, certo.

Però lei…
Lei la vedo per le strade di Parigi.
Il freddo che ogni tanto la rabbrividisce.
Che entra nei negozi.
Tocca i tessuti, le rifiniture, le cuciture.
Lo sguardo già limpido di fantasia.

Io non m’intendo di vestiti.
Sì, se fa freddo un maglione me lo metto, sì.

Ma lei si ferma quando vede un taglio asimmetrico.
Dice soprapensiero nomi, progetti, invenzioni.
Poi sorride.
Poi si arrabbia.
Poi ironizza.

Io non ci capisco niente.
Di come il disegno si adagi sulla pelle.
Sparigli abitudini e modelli copiati.

Ma poi mi dice che vuole una tuba.
E ride.
Ma poi la cerca tra i suoi percorsi.
La tuba che lei vuole.

Allora intuisco, e vedo.
Che la indossa mentre è nuda.
I riccioli sotto la tesa.
Che la intona a una giacca con tre bottoni neri.
Gli occhi verdi che mutano le forme nascoste.
Che cammina elastica, la tiene tra due dita, il cappotto pieno di vento.
La mano che cerca la macchina fotografica nella borsa.

Una tuba è un gesto che è lei.
Lei che gioca con il mondo.
Le sue idee che irrompono nel mio.
Il suo genio, sospeso nell’aria frizzante.
(Lo scorgi con la coda dell’occhio?)

Una tuba non è un cappello.
È imprevedibile.
La sua danza.

lunedì 14 dicembre 2009

Piccola sociologia portatile.

Maroni: Pronto?
Pronto?
Rispondi!
Squadrista rosso, comunista, terrorista!

Peppermind: … sì…
Scusa?
Stavo guardando Stargate Atlantis… se ghè?

Maroni: Se ghè al disi mì!
TU!
Cos’hai fatto a Berlusconi?

PM: Ho pensato una cosa.
Quasi tutti gli esseri umani stanno buoni se, tu governo, gli dai tre cose.

M: Ste diset?
Io governo?

PM: Tu generico… tu governo, se fornisci tre cose:

-mangiare
-sesso
-passatempo

qualsiasi cosa tu sia, sei a posto con quasi tutti, non si lamentano, non ti rompono le palle, si sorbiscono qualsiasi ingiustizia.
Con il 90 percento di tutti, dai, facciamo una cifra.

M: ... ma hanno ferito Berlusconi!

PM: E si vede che non gli fornite abbastanza di una delle tre cose...
Ho pensato anche che però il 10 percento dei tutti che rimangono, invece, ha le manie di cambiare il mondo, e ci devi stare attento (sempre tu governo).

M: Colpa loro quindi!
Del 10 per cento di comunisti bastardi!

PM: Fermo, stop, alt, zut: ho pensato anche che comunque, poi, il 9 percento ha la cosiddetta (da me) sindrome del dio in terra, che cioé vuole che quello che vuole succeda subito, dettofatto, puff, vualà, non appena gli punge il ghiribizzo.
Quindi questo 9 percento, giraerigira, mi segui?, questo 9 percento sei proprio tu.
Tu governo.

M: Io ho colpito il Berlusca?

PM: Cioé, questo 9 percento di tutti, alla fin fine, va a ingrossare le tue fila (tue di tu governo).
Magari una parte di questo 9 percento (l'80 percento, dai, facciamo una cifra, l'80 del 9, 80, 9, non è difficile, concentrati) non è che sei proprio proprio tu governo, ma chi ti sta di lato, o meglio, di dietro.
Dietro le quinte, dico, non andare a pensare.
Tipo le holding, gli Agnelli, i Wilkinson, la Nestlè, le varie famiglie-lobbies.
O tipo la mafia.
Per capirsi.

M: Schifani?

PM: Ah, l’hai detto tu, eh?
Per finire ho pensato che l'uno percento che rimane di tutti, ha delle idee e delle intenzioni ammirevoli.
Vere, genuine: BUONE.
Aldilà dei metodi per realizzarle.
Tipo la pace nel mondo, la democrazia diretta dal basso verso l'alto, la no-globalità, l'uguaglianza tra sessi, razze e credo, il sostituire gli autobus con canguri giganti che inquinano di meno, il dare il voto agli alberi e pure ai fantasmi poverini sempre lì a fluttuare almeno diamogli il voto, il far capire il paradosso di Russell a tutti, il dimostrare con una triade hegeliana l'inutilità delle triadi di Hegel, insomma, tutte robe molto fantastiche, che lo so bene io, che sono anarchista, quanto sono fantastiche.
Tutte robe del tipo di augurare buon Natale pensando che è la festa dell'Inverno, quella che facevano i druidi che amavano la natura anche d'inverno.

M: Rito celtico!
Il battesimo sul Po!

PM: ‘Ta buono lì, invasato.
Dicevo: ho pensato anche che sembrano tanti questo uno percento di tutti, se li dici uno per uno, ogni idea, ogni intenzione, una per una.
Ma sono solo il merdoso uno percento.
E finiscono come finisce sempre l'uno percento di qualsiasi cosa.
Finiscono che il 99 percento, questi dell'uno percento:
non se li caga manco se gli metti un cappello a forma di statuetta del Duomo (sic)
o
li tortura fino a fargli cambiare idea
o
li picchia finché se ne stanno zitti e buoni
o
li umilia facendoli passare per degli impostori che mirano solo a fare il dio in terra (toh)
o
li ammazza.
Che almeno è più signorile, che gli assegna una certa dignità.

M: Ma infatti quel Tartaglia lì dovremmo ammazzarlo!
Non si può permettere che il presidente venga attaccato impunemente!

PM: Non hai capito niente.
Tartaglia è uno del 90 percento, sveglia.
Eppure è uno schema semplicistico.
Dovrebbe far breccia anche nei riflessi rettilei di uno della Lega.
Ho pensato.

M: Tu hai pensato troppo.

PM: Questa è l’unica cosa certa di tutta la faccenda.

M: Tempo buttato.

PM: Già.
Questa è una cosa quasi certa, via.
Buona festa dell'Inverno.

SE TELEFONANDO, TU GOVERNO… AH, WHATEVER.

giovedì 10 dicembre 2009

Novembre brucia.


Arranco con muscoli di cemento, faccio schizzare il nero delle pozzanghere, digrigno i pugni, ho scarpe pesanti e sporche: rido, mentre nascondo quello in cui non credo.
Rido quando non riesco a dire no.
Dietro un bavero del cappotto.

Miccia, fiamma e polvere.
Ho tutto, lo sento con le dita.
Scorro di fianco alla cattedrale di bianco e di vetro.
Distolgo lo sguardo.
E rido.

Resto immobile, le mani profonde nelle tasche, incastrato nel ferro verde di panchina, i denti scricchiolano, espiro gelo dal naso: rido sotto la pioggia che non ho chiesto.
Rido quando mi urlano di alzarmi.
Sotto un cappello calcato in capo.

Mi sentirete poi.
Mi vedrete, poi.
Ridere.
Quando darò fuoco a questa città.

Fuoco.
Sì.
Fuoco che corre e deflagra sul selciato.
Fuoco che arde tra fontane di pietra, chiese e palazzi.
Fuoco che crepita nelle vie accese a festa, vetrine che crollano di schianto, auto esplose.
Cenere dal cielo.

E io.
Braccia aperte.
Viso scoperto.
Che rido.

Perché poi a Dicembre viene il ghiaccio.
Non prende mica bene.

Col ghiaccio.

venerdì 4 dicembre 2009

Ti che ti ticket i tic tac.

Ma parliamo un po' di questo strumento irrinunciabile, questo utensile che condurrà la razza umana alla sicura est... estensione delle proprie qualità, questo dispositivo che favorisce il libero scambio di memi, di lemmi, dilemmi e Lemmy dei Motorhead, sia maledetto il giorno che hanno permesso a quei mbrlgnicchegnacche di aprirlo in tutta autonomia!

Il ticket è un modulo da compilare online, in cui il cliente che possiede la password da noi rilasciata (perché, perché gliel’abbiamo data? PAZZI! una password non si dà via così! la si conserva illibata fino al matrimonio!), scrive il problema tecnico, ripeto, TECNICO, e lo invia.
Esso ticket viene visionato da me, ahimé, sempre mé, il condannato, cioè, l’addetto ai ticket, che li legge e risolve il problema oppure lo inoltra al reparto che può farlo.

Sembra furbo, no?
Meno telefonate, meno lavoro, meno… intelligenza nel mondo, ecco cos’è.

Bisogna immaginarsi bene la gente che utilizza la faccenda, prima di parlare!

Gente che una portante è tipo "come?, 'na perzona 'mportante?".

Gente convinta che delle "immaginette sullo schermo, yu-huuu, guarda che belle!" non siano la naturale conseguenza del troiaio che è il tuo computer, che ti scarica dal web qualsiasi applicazione malicious, come s'al dis in anglès, non appena ti avvicini, non serve accenderlo, basta che senta il tuo odore e TAAAC inizia ad agitarsi come un povero animale braccato,
ma è certa, fideismo duro, che esse appaiano da sole, già cresciute e senzienti, pregne di libero arbitrio, mappetella in spalla e via che vanno alla scoperta del mondo!

Gente che "ma non mi va la posta non mi va!", che te lo dice per ore e ore, sorda ad ogni richiamo a verificare le fottutissime configurazioni, poi "ah, era spento outlook, ma come, era acceso, si è spento da solo!", sì, lo stesso, uguale uguale, comportamento del tuo cervello.

Gente che "guardi che io internet lo uso per lavorare, mi serve urgentemente!", mica come quei drogati, negri, comunisti, froci di TUTTO IL MONDO, perché solo tu nella tua fabbrichètta sperduta nelle pianure di cemento tra Busto Gaglioffo e Celomenate D'Adda, non hai ancora saputo che TUTTO IL MONDO usa internet per lavorare, eppure potevi arrivarci che se lo usi tu che nella vita fai viti per viti di viti di oggetti avvitati, CHIUNQUE faccia cose meno ficcate nel buco del culo del mondo della produzione lo userà con maggior profitto.

Questa gente.
Questa gente apre una pagina internet, ci scrive i suoi problemi, e la invia a noi.
QUESTA GENTE.
Ci ho i sudori freddi ogni volta che me ne rendo conto.

Esempio: un rivenditore, uno che dovrebbe saperne (ma lasciamo perdere, il solito sceriffo informatico), ha aperto 13 ticket, dico 13, uno dietro l'altro, che li vedevi che avevano l'orario di apertura che cresceva di un minuto l'uno, per chiedere la stessa sciocchissima cosa, cioè a che punto fosse l'attivazione delle 13 linee che aveva richiesto.

Lo sai che telecom non dice NIENTE, MAI, perché adesso che puoi aprire i ticket la cosa dovrebbe essere cambiata?
Li ho chiusi rispondendo 13 volte la stessa cosa: le sue richieste sono state processate, non appena avremo notizie le faremo sapere.
Vuoi giocare a "adesso ti insegno io come si sta al mondo"?
Ma accomodati, hai incontrato tabacco rancido per i tuoi denti.
13 ticket, dico, 13.

Uno degli ultimi ticket arrivati:

"BUONDI
(Chi è? Suandro Buondi?)
non so se è corretto scrivervi qui ma (nel dubbio ci scrivo lo stesso, tanto ci ho sempre ragione anche se non so una ciofeca secca) da quando abbiamo attivato il servizio circa 2 mesi fa (ma rileggiti, ti prego… scrivere correttamente è una perdita di tempo per te, che te set gnurant, ma scrivere scorrettamente è una perdita di tempo per chi legge, che, guarda caso, è ANCHE colui il quale ti deve risolvere il problema, che a causa della tua mancanza di sintassi verrà risolto o male o per niente e sicuramente più tardi) non abbiamo ancora ricevuto una fattura.

Potete gentilmente verificare, vi ringrazio."

Ovviamente non è un problema tecnico.

Ovviamente ha perso solo del tempo, visto che la risposta è: telefona al numerochetidico e chiedi di parlare con l'ufficio amministrazione.


Meno male che ci sono le mail!
Meno male!
Meno cosa?
Ecco un'e-mail:

"Salve Internetteos
(già, esordio con nome errato, dai capita, però proprio l’esordio…)

Vorrei da Voi una informazione.
(tu dire e noi dare)
Starei organizzando un'evento (unA evento? Una informazione, una evento, mi pare sensato) nei pressi di Padova (PD) (Padova in provincia di Padova, mi raccomando, non Padova 3451 Oklahoma).
Si tratta di un LAN Party dedicato ad un gioco (ne ho sentite di robe nerd, però… vabbe’).
Vorrei sapere se è possibile avere una connessione temporanea ADSL per un totale di 24h con una banda di parallela di 3Mbit.
Nel caso sia fattibile, è possibile avere un preventivo del costo con tutte le necessarie spese?

Grazie"

Cioè, scusa, devo spedire un’e-mail di 5 mega, ho un modem però, non ci riesco, mi metteresti una ADSL per 5 minuti che la spedisco, e poi me la togli?
Ti pago una big bubble e sem a post.

Ma vai a spegnere e accendere la luce di una discoteca per far finta che ci hai la strobo, va’.
Giro al commerciale, non ne voglio sapere niente.

Cosa voglio sapere?
NIENTE!
L'uomo saggio sa di non sapere, bene, ok,
MA quello furbo sa che NON VUOLE nemmeno!